È finito in sole quattro partite il cammino nei quarti di finale del Lugano, battuto 5-3 alla Cornèr Arena in gara-4 da uno Zugo che ha così chiuso la serie sul 4-0 in suo favore, esattamente come tre anni fa. In quella che era la partita della disperazione l'HCL è finito sotto di cinque reti in poco più di mezz'ora, è sembrato naufragare del tutto, poi con una generosissima prestazione nel terzo tempo si è riavvicinato ai campioni svizzeri, ma lo sforzo finale, purtroppo, non è bastato.

Ci si aspettava che il Lugano, con le spalle al muro e con un ritrovato Fazzini nel line-up, aggredisse lo Zugo fin dall'ingaggio d'apertura. Invece sono stati Hofmann e compagni ad iniziare il match con grandissima intensità. Espulso Loeffel, l'EVZ ha aperto le marcature con Kovar al 4'48" e poi, dopo 1'17" di doppia superiorità numerica sprecati dall'HCL, i Tori hanno approfittato di un 5 contro 3 in loro favore per allungare con Hansson (16'44") e, dopo il ritorno sul ghiaccio di Thürkauf, con Marco Müller (17'06").

Nella prima pausa McSorley ha provato a dare una scossa alla sua squadra sostituendo un non perfetto Schlegel con Fatton, ma la mossa non ha dato frutti e i ticinesi hanno incassato pure i gol di Senteler (26'18") ed Herzog (31'06"). Due reti, queste, che sembravano aver dato la mazzata finale a un Lugano capace invece nel terzo tempo di provare a riaprire il discorso con le segnature di Wolf al 48'00", di Fazzini, in powerplay, al 50'16" e di Alatalo al 52'10". La reazione bianconera però non è bastata e lo squillo della terza sirena ha fatto calare il sipario su una stagione complicata per l'HCL, chiusasi con l'amarezza di non aver vinto nemmeno un incontro nei quarti di finale. Anche se, va detto, il 4-0 in favore dello Zugo è sicuramente un po' troppo severo per quanto l'HCL ha mostrato nella serie.

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