TEST - Rudy Project Egos. Fresco e comodo grazie al Dual Density

2022-09-09 19:45:20 By : Mr. Ray Wu

Rudy Project Egos è l’ultimo casco del marchio trevigiano fondato nel 1985 da Rudy Barbazza. Dalla strada alla pista fino alla Mtb sempre al fianco dei campioni grazie ad una presenza, oggi consolidata, in oltre 60 paesi.

Il primo casco risale al 1993: si chiamava CX ed era caratterizzato (già allora) da una forte vocazione aero. A quasi 20 anni da questo evento e dopo aver sviluppato oltre 20 modelli d’alta gamma dedicati alla strada arriva l’Egos.

Rudy Project Egos è un casco aperto dedicato all’uomo e alla donna (unisex) presentato ufficialmente l’1 settembre dopo l’esordio al Tour de France 2022 con il team Bahrain Victorious. Rudy Project Egos “stacca” con il passato anche se riprende e sviluppa alcune soluzioni tecniche. Il design, nuovo ed inedito, intende aprire un nuovo capitolo per la storica azienda di Treviso.

– Materiali utilizzati: 9,5 La struttura del nuovo Egos è in EPS (polistirene espanso sinterizzato) a doppia densità sulla quale viene saldata la calotta esterna in policarbonato (In-Mold).

All’interno, in corrispondenza dell’osso frontale del cranio, emerge in maniera evidente la tecnologia Dual Density che viene contraddistinta da un inserto che richiama le tonalità cromatiche del casco. Si tratta in sostanza di un inserto affogato nella calotta interna che permette di avere una superficie continua, ma che allo stesso tempo svolge una doppia funzione.

Il Dual Density, infatti, prevede l’impiego di un ulteriore strato di policarbonato che lavora assieme ad una sezione di EPS a densità più morbida rispetto alle altre zone del casco. Oltre ad abbassare il peso ed a migliorare la resistenza agli urti dell’insieme il sistema è caratterizzato da una struttura a tasselli che richiama le squame squadrate della pelle di coccodrillo.

In sostanza si creano delle zone di vuoto altre circa 1 cm che aumentano la ventilazione. Sicurezza al servizio della prestazione.

Le imbottiture interne (fornite in doppia versione standard e con rete anti insetto bugstop), il cinturino in tessuto sintetico, morbido e flessibile e la finitura matte (opaca) della calotte esterna e del nuovo sistema antiscalzamento RSR11 donano fin da subito una piacevole sensazione al tatto che rende percepibile l’alta qualità del prodotto.

– Regolazioni consentite: 9,5 Retention 11 System (RSR11) è la seconda novità introdotta dal nuovo Rudy Project Egos. Si tratta di un nuovo sistema antiscalzamento miniaturizzato che che consente regolazioni micrometriche sia in altezza che in larghezza con una sola mano a casco indossato.

In altezza la calzata ideale viene individuata con un sistema a scatto progressivo mentre in larghezza la rotella RSRMicro11 offre un restringimento uniforme costituito da microscatti mentre in fase di rilascio il sistema è libero. Ciò permette di “aprire” in maniera sufficiente e molto rapida il sistema antiscalzamento già con mezzo giro.

– Dettagli tecnici: 8,5 L’Egos forse può sembrare meno elegante rispetto ad altri prodotti della concorrenza, ma a mio avviso gioca molto di sostanza. Un esempio? Il cinturino interamente in tessuto sintetico può sembrare più spartano a primo impatto rispetto ad altre soluzioni adottate dalla concorrenza che però lasciano sul quatto qualcosa nel lungo periodo in termini di resistenza all’usura.

Le 23 feritoie aumentano il fattore ventilazione e contribuiscono a rendere il casco estremamente fresco e piacevole anche durante le giornate più torride. In salita soprattutto.

Il nuovo sistema di aggancio magnetico Fid Lock sorpassa lo standard Fastex System di Rudy Project, costituito dalla classica fibbia a scatto adottata in maniera pressoché universale. Anche qui va riconosciuto a Rudy il merito tecnico anche se c’è da fare un po’ di pratica per prendere confidenza con questo nuovo sistema.

Durante la pedalata ho provato a sganciare il sistema per effettuare la chiusura con una sola mano e l’operazione non è semplice ed immediata nonostante qualche prova non in attività.

Inoltre, ho avuto la possibilità di provare l’Egos assieme all’occhiale Cutline di Rudy Project. L’alloggiamento di quest’ultimo nelle feritoie frontali non è immediato. Bisogna inserire la prima astina che fa da perno ed accompagnare con la mano il secondo terminale dentro la relativa sede. Un’integrazione che forse ha bisogno di un’ulteriore fase di sviluppo.

Parliamo in fondo di una caratteristica alla quale Rudy in passato ha rivolto particolare attenzione al punto da diventare uno dei primi marchi al mondo in grado di individuare e proporre sul mercato una interfaccia casco-occhiale facile e veloce.

– Omologazione: 10 Il casco in nostro possesso è omologato secondo gli standard Europa/Mondo CE EN 1078. Rudy ha ottenuto anche l’omologazione secondo gli standard di sicurezza CPSC per l’utilizzo sul suolo degli Stati Uniti.

Oltre a questo il nuovo Egos è stato oggetto di batterie di test rotazionali (non richiesti) per monitorare i comportamenti della struttura. Dettagli che posizionano il livello di sicurezza del nuovo Egos al vertice della categoria.

– Colori disponibili: 8 Il nuovo Rudy Project Egos è disponibile in tre colorazioni Black, Cosmic Blue e White tutte con finitura matte (opaca). Altre due o tre versioni non guasterebbero. Si può fare di più?

Noi durante il test abbiamo utilizzato la versione Cosmic Blue con dettagli rosa fluo.

– Peso: 8,5 In taglia M il caso pesa 250 g. Un valore forse leggermente alto al punto che si avvicina a caschi aero della concorrenza.

– Prezzo: 9 209,90 Euro il prezzo al pubblico. Una condizione che a conti fatti porta l’Egos ad avere un interessante rapporto qualità prezzo. Il casco non viene costruito in Italia, ma in Cina sotto la supervisione di Rudy Project. Una filiera produttiva condivisa da molti altri marchi.

– Comfort della calzata: 10 Fin da subito ho apprezzato la regolazione progressiva ed uniforme del sistema RSRMicro11 priva di punti di pressione. L’imbottitura interna è molto più soffice rispetto ad altre soluzioni della concorrenza e si sente. Nonostante una consistenza maggiore l’asciugatura è rapida e dopo un mese di utilizzo non ho avvertito cedimenti e perdite di consistenza.

Il cinturino non è mai invasivo ed il nuovo snodo sotto orecchio Ergo Divider piatto è particolarmente confortevole oltre che stabile. Basta operare gli aggiustamenti del caso la prima volta. La regolazione rimane stabile anche a distanza di qualche settimana ed ore di attività.

L’aggancio magnetico Fid Lock ha bisogno di un po’ di applicazione per essere assimilato, ma restituisce un sistema di chiusura che evita noie in particolare a coloro che amano tenere la barba che con il classico sistema a fibbia può essere pizzicata ed irritata facilmente.

– Ventilazione: 10 Vorrei scrivere 11, ma non è possibile! Prima del test per non influenzare in alcun modo le prime sensazioni su strada non ho voluto approfondire le caratteristiche e le qualità tecniche del nuovo Egos. Ho così messo da parte un casco semi chiuso di un noto marchio di vertice per inaugurare le prove di quest’ultima creazione Rudy Project. Ok, non provenivo da uno standard aperto e questo potrebbe aumentare la percezione, ma…

Già nei primi minuti della prima uscita ho avvertito in maniera chiara ed evidente con temperature attorno ai 28°C e velocità tra i 28 ed i 30 km/h il piacevole effetto ventilazione generato sulla zona frontale dal sistema Dual System e dall’Airframe Technology, costituito da uno spoiler nascosto nella parte interna a contatto con la fronte che funge da invito per l’aria.

– Estensione della copertura: 9 L’Egos è avvolgente e non lascia troppa luce nella zona dell’orecchio. Fronte e nuca sono ben protette. La coda è corta e tondeggiante.

– Calzata: quale taglia scegliere? 9,5 Tre le taglie disponibili: S (51-55cm), M (55-59 cm) e L (59-63 cm). Nonostante l’intervallo taglie continuo e non sovrapposto non ho avuto particolari difficoltà ad adattarmi ad una taglia M che è la mia misura di riferimento. L’Egos è leggermente più abbondante in termini di volume rispetto ad altri prodotti concorrenti. Una caratteristica comunque non determinante in fase di scelta.

Se cercate un casco aperto di ottima qualità e dotato di una ventilazione eccellente Rudy Project Egos è un prodotto da tenere assolutamente in considerazione.

Le nuove applicazioni tecniche elaborate da Rudy Project sono valide e messe fin da subito su strada trovano valide conferme a partire dal Dual Density. Qualche neo è presente (integrazione con l’occhiale Cutline poco fluida, aggancio magnetico oggetto di pratica in marcia e non e colorazioni limitate), ma il rapporto costante con atleti di alto livello saprà guidare l’azienda verso nuove migliorie.

Il prezzo, né alto né basso, è interessante perché l’Egos oltre ad un’ottima ventilazione restituisce un comfort costante ed una calzata stabile nel tempo. Bisogna infine riconoscere a Rudy Project quel “coraggio di osare” che porta ad abbandonare le classiche soluzioni tecniche per proporre nuovi standard.

Per maggiori informazioni: rudyproject.com/it

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