Golf, Augusta Masters: Molinari resta in corsa, Rose resiste in testa - La Gazzetta dello Sport

2021-11-16 10:50:07 By : Mr. Joway Zhang

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C'è Francesco Molinari. Al limite del taglio che è caduto tre tiri sopra la pari, il professionista torinese giocherà nel weekend e ad Augusta quelle sono giornate da non perdere. Succede molto, succede di tutto e lui ne sa qualcosa. Il girone di ritorno nelle sue parole: “Ho giocato abbastanza bene, meglio di ieri, tante buone occasioni e putt appena sbagliati, ho pagato qualche tee di troppo fuori linea. Mancano le rifiniture per un punteggio migliore”.

Nei suoi recuperi di ieri e colpi persi, addirittura tre tutti insieme alla buca 5; poi la differenza l'hanno fatta le ultime buche, con tanta voglia di esserci. Se giovedì è stata una giornata difficile, venerdì il tiro super duro e veloce ha ceduto qualcosa e il taglio è andato giù di un colpo. Ma l'Augusta National ha presentato il conto senza mezze misure a tanti campioni. Primo fra tutti il ​​difensore dei record Dustin Johnson, che torna a casa dopo aver consegnato un 75, una grande fatica tra alti e bassi, troppi errori in tutti i reparti e soprattutto tanti putt sbagliati da vicino. Anche i più allenati della stagione hanno fatto le valigie, vedi Matt Kuchar, Max Homa, Lee Westwood, Patrick Cantlay, Sungjae Im; Rory McIlroy, Jason Day, Brooks Koepka e Danny Willett non sono mai stati nel gioco.

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Ancora al comando Justin Rose, andato a recuperare il -7 del primo giro dopo un inizio complicato e un altro capolavoro nelle buche di ritorno. “Era il classico giorno ad Augusta in cui non stai perfettamente bene. Lavora duro, combatti. La svolta è arrivata alle nove dopo due buoni putt, quindi ho affrontato quest'ultimo cercando di costruire qualcosa di nuovo e ho iniziato a giocare abbastanza bene”. Preparando per domani? “Rimanendo concentrato e facendo ciò di cui ho bisogno per essere puntuale al mattino, come bere molto tè o fare un bagno freddo, ho un protocollo specifico. Poi due chiacchiere con mia moglie davanti al fuoco”. Ma attenzione al debuttante, perché Will Zalatoris è uno che non perde tempo e si fa saltare il collo in un colpo solo. Texano 24 anni, prima stagione nel major tour, primo Masters, ma già tra i primi 50 al mondo. Per ora Rose dorme serena considerando che solo una volta in 84 anni (a parte le prime due edizioni) ha vinto un rookie, Fuzzy Zoeller nel 1979. Di colpo c'è anche Brian Harman, nato 34 anni fa in Georgia: un gran finale con due birdie ha permesso al mancino di salire.

Jordan Spieth, 27 anni, avanza sette Maestri, uno dei quali vinto nel 2015, sempre al comando. Un altro importante in tasca lo stesso anno (gli US Open) e il terzo (l'Open Championship) nel 2017. Poi un periodo buio, ma buone sensazioni nelle mani ritrovate all'inizio di questa stagione che lo ha visto tornare a vincere proprio lo scorso settimana al Valero Texas Open. Ad Augusta tutto negli anni: un record del torneo con 64 e un crollo memorabile nel 2016 dopo tre giri e nove buche in testa, con quattro tiri persi alla buca 12 corta. Ieri ne ha lasciato un altro proprio qui, ma l'unico dei un punteggio con cinque uccellini. Per lui 68 di giornata e quarta posizione in compagnia di Marc Leishman. Otto Master disputati e il quarto posto nel 2013 hanno spinto il 37enne australiano ad attaccare con tre birdie di fila: ha concluso il giro in 67 colpi. Solo in venti hanno giocato i primi due giri sotto il par. Nel secondo migliore di tutti hanno fatto Bernd Wiesberger (austriaco) e Toni Finau (americano) con 66, un tiro dal record del campo. Con 67 Justin Thomas e Bryson DeChambeau hanno compensato. Rimangono in gara solo i primi cinquanta e un parimerito per il terzo giorno, con qualche temporale e un'altra grande giornata di golf in vista.

T2 (138) Zalatori 70-68 Harman 69-69

T4 (139) Leishman 72-67 Spieth 71-68

T6 (140) Wiesberger 74-66 Finau 74-66 Thomas 73-67 Kim 71-69 Champ 72-68 Matsuyama 69 12 (141) Shauffele 72-69

T13 (142) Palmer 74-68 Smith 74-68 Morikawa 73-79 Conners 73-79

T17 (143) DeChambeau 76-67 Jones 74-69 Cink 74-69 Hovland 73-70

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