Hockey su prato storia e benefici I Esquire

2022-09-30 19:51:57 By : Mr. Bruce Zhao

Dagli atzechi agli egizi fino agli scozzesi e al sudest asiatico, indaghiamo le ragioni del successo di questo sport.

L'hockey su prato oggi è praticato da oltre 3.000.000 di giocatori sparsi in 100 Paesi e 5 continenti, è uno sport olimpico tra i più seguiti, l’attività sportiva più praticata nei college di tutto il mondo, ha diverse competizioni internazionali, è amministrato da una Federazione Internazionale di Hockey, composta da cinque Associazioni Continentali e 137 Associazioni Nazionali ed è praticato da celebrità come Kate Middleton e Jennifer Lawrence. L’origine del nome è controversa: secondo una prima ipotesi il nome "hockey" deriva dal francese hoquet che significa "bastone del pastore", mentre la seconda supposizione fa originare il nome dall’utilizzo tappi di sughero, chiamati stopper, al posto delle palle di legno per giocare. Questi oggetti provenivano da barili che contenevano birra da garretto, nota anche come hocky. La verità è che i giochi a squadre per segnare in porta con oggetti sferici spinti da mazze, racchettoni, bastoni curvi su un campo di larghezza variabile tra i 70 e i 100 metri vengono disputati da millenni ai quattro angoli della terra. In Canada una versione simile all’hockey su prato si chiama lacrosse, gioco con cui gli indiani Uroni risolvevano accese questioni tribali, come emerge dai resoconti di coloni francesi nel XVII secolo; mentre nelle Highlands scozzesi si chiama shinty. L'hockey su prato che vediamo oggi ha subito cambiamenti radicali e il gioco moderno si svolge secondo una serie di regole e regolamenti formulati prima dai club e poi dalle federazioni. Spesso si confondono l'hockey su ghiaccio e l'hockey su prato, pensando che l’unica differenza tra i due sia la superficie del campo, ma in realtà si tratta di sport con una matrice comune e, ormai, totalmente diversi.

Il successo mondiale dell’hockey su prato ha probabilmente le sue radici nel fatto che è uno sport dalle regole semplici e dai gesti antichissimi, e poi procura tutti i benefici di un gioco di squadra i cui allenamenti insistono su intense sessioni di cardio per allenare il fiato e la resistenza muscolare, cosa che influisce anche sulla perduta di peso in eccesso.

Uno dei principali vantaggi del praticare hockey su prato è l’allenamento al mutitasking, dal momento che la rapidità di reazione è un ingrediente necessario per il successo, poiché ci si aspetta che si passi e si riceva la palla mentre si è in movimento.

Non solo si vedranno miglioramenti nell'agilità e nell'equilibrio, ma è solo questione di tempo prima che venga potenziata la coordinazione occhio-mano e la capacità di prendere decisioni veloci, interpretando i movimenti degli avversari e coordinandosi con i compagni di squadra.

La durata totale di una partita di hockey su prato è di 60 minuti (quattro quarti di 15 minuti ciascuno). Prima del 2019, le partite si giocavano per 70 minuti, con un intervallo di cinque minuti dopo 35 minuti. L'orologio viene fermato ogni volta che la palla è "morta" a causa di interruzioni come infortuni, palla persa o qualsiasi altra cosa che non rientra nel flusso del gioco. Di fatto, una partita di 60 minuti di solito richiede più tempo per essere conclusa.

L'hockey su prato può essere giocato sia al chiuso che all'aperto: l'hockey su prato all'aperto prevede 10 giocatori più un portiere per ogni squadra, mentre la versione indoor prevede 4 giocatori più un portiere per ogni squadra. Ci sono cinque sostituti in panchina e non c'è limite al numero di volte in cui un giocatore può essere sostituito. Questo è comunemente noto come rolling substitution. I terzini, i laterali, i centrali costituiscono l'unità difensiva di una squadra. La loro responsabilità principale è quella di impedire alla squadra avversaria di segnare una rete.

Gli attaccanti, invece, sono composti da interni, ali e centravanti e il loro ruolo principale è quello di segnare gol. Nell'hockey su prato moderno non esistono mansioni fisse, anche se ai giocatori vengono assegnate posizioni specifiche.

Nell’hockey su prato i centrocampisti fanno da ponte tra gli attaccanti e i difensori e aiutano sia in difesa che in attacco.

Ogni squadra utilizza una formazione diversa di giocatori in campo per adattarsi al proprio stile di gioco.

Il portiere, invece, è l'unico giocatore autorizzato a toccare la palla con qualsiasi parte del corpo. Il portiere indossa sempre un equipaggiamento protettivo come casco, collare alla gola, corazza, paracalci e paragambe e indossa anche una maglia di colore diverso.

Le radici dell'hockey su prato affondano nell'antichità. Una forma grezza del gioco era praticata in Egitto 4.000 anni fa, in Etiopia intorno al 1.000 a.C. e anche in Iran nel 2.000 a.C. circa.

Diversi musei testimoniano che una forma di gioco molto rassomigliante a ciò che oggi conosciamo come Hockey su prato era praticata dai Romani e dai Greci. Quando gli europei attraversarono l'Atlantico e iniziarono a colonizzare il Nord America, scoprirono che i popoli nativi avevano i loro giochi, precursori dell’hockey su prato. Inoltre, alcuni musei mostrano oggi le prove che l'hockey era praticato dagli Aztechi secoli prima che Colombo scoprisse il Nuovo Mondo. Il gioco moderno dell'hockey su prato è emerso in Inghilterra a metà del XVIII secolo ed è in gran parte attribuito alla crescita delle public school, come Eton.

La prima associazione di hockey su prato viene fondata nel Regno Unito nel 1876 e redige il primo regolamento formale, attraversando alterne vicende per 10 anni fino a quando non si consolida grazie all’adesione di ben 10 club fondatori.

È noto che negli ultimi cinquecento anni questo sport è stato ampiamente praticato in India e nelle aree rurali delle zone non sviluppate del mondo. In passato, gli abitanti dei villaggi mescolavano il bambù e la gomma fatta in casa per creare palle morbide. Uno dei motivi per cui questo sport godeva di una tale popolarità era che non richiedeva molti giocatori e l'attrezzatura per il gioco era molto semplice. Uno degli aspetti più vantaggiosi di quello che oggi è consolidato come hockey su prato era la minore possibilità di subire infortuni, rispetto ad altri giochi simili. Questo primitivo hockey su prato veniva praticato spingendo la palla invece di colpirla, per evitare di mandarla fuori dal campo e di farla finire in cespugli e stagni, cosa che avrebbe comportato un recupero più lungo della palla. Nel corso degli ultimi due secoli, l'hockey è diventato così popolare in India che la gente ha iniziato a considerarlo il gioco nazionale indiano, è lo sport nazionale in Pakistan ed è divenuto popolarissimo anche in Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Corea, Malesia e Argentina.