Nelle borse da palestra avevano 800mila euro in contanti - Prima Milano Ovest

2021-11-16 10:40:44 By : Ms. Jessie Zhang

La Polizia di Stato ha arrestato due giovani accusati di ricettazione. L'ombra del narcotraffico

Avevano con sé due borse da palestra. Ma dentro non c'erano né pantaloncini né scarpe, ma 800mila euro in contanti. I due giovani sono stati arrestati dalla Polizia di Stato per ricettazione.

La Polizia di Stato, nell'ambito delle attività finalizzate alla repressione del narcotraffico nella provincia di Milano, ha arrestato due albanesi di 19 e 28 anni per ricettazione, in quanto trovati in possesso di 800mila euro in contanti, probabilmente proventi di attività illecite riconducibili anche al traffico di stupefacenti. Gli agenti della Squadra Mobile di Milano avevano accertato che un appartamento di via della Coiliazione a Rozzano era utilizzato da albanesi per attività di narcotraffico. A questo punto, giovedì scorso, gli agenti della sezione antidroga hanno avviato un servizio di osservazione finalizzato all'identificazione dell'appartamento e delle persone denunciate. In tarda serata dalla porta, due giovani sono usciti all'improvviso e hanno attirato l'attenzione dei carabinieri perché dapprima sembravano stare insieme, poi si sono messi a camminare uno di fronte all'altro a una distanza di dieci metri. L'atteggiamento sospettoso ed equivoco dei due ha portato i poliziotti a seguirli. Dopo aver percorso circa 150 metri, i due sono arrivati ​​in un parcheggio davanti ad alcuni esercizi commerciali dove ad attenderli c'era un'auto. Uno dei due giovani si è avvicinato all'auto, ha preso una mazzetta di contanti regalatagli da chi la trasportava, se l'è messa sotto la giacca ed è tornato nell'edificio da cui era uscito. L'altro soggetto, che portava uno zaino sulle spalle, è rimasto nel parcheggio per altri 10 minuti, ovviamente in attesa di qualcuno. Improvvisamente è salita una seconda macchina di grossa cilindrata dalla quale è uscita una persona che si è posizionata all'esterno del veicolo come un "palo": il giovane con lo zaino è salito in macchina ed è subito sceso, dirigendosi verso l'edificio da cui aveva Vieni fuori.

In quel momento i carabinieri antidroga hanno deciso di intervenire sottoponendo il giovane a controllo. All'interno dello zaino c'erano numerose mazzette di denaro contante, confezionate in involucri di cellophan sottovuoto, tipico confezionamento del denaro ricavato da attività riconducibili al traffico di droga. Nell'edificio da cui erano partiti i due giovani, i carabinieri hanno subito individuato l'appartamento in cui alloggiavano, all'interno del quale si trovava l'altro giovane che aveva fatto il primo rientro. La perquisizione dell'appartamento ha permesso di trovare due borsoni da palestra e una borsa di plastica tipo shopper pieni di mazzette di denaro contante confezionate nello stesso modo in cui erano confezionate quelle trovate nello zaino, per un totale complessivo di circa 800.000 euro. Inoltre sono stati rinvenuti numerosi tagliandi e block notes contenenti conteggio e movimentazione di denaro, involucri di plastica già aperti, oltre a due telefoni criptati di ultima generazione. I due giovani, di origine albanese, residenti in Italia da qualche mese, non hanno potuto giustificare il fermo della grossa somma di denaro. L'intero contesto presentato alle forze dell'ordine porta alla convinzione quasi inequivocabile che i soldi siano proventi di attività illecite riconducibili al traffico di droga. La Squadra Mobile, coordinata dalla Procura di Milano, sta accertando se i due albanesi siano riconducibili a quell'anello della catena del narcotraffico che si occupa solo di circolazione di denaro: raccolta e trasporto oltre confine per l'acquisto di nuove partite di sorprendente. I due arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di San Vittore a disposizione dell'autorità giudiziaria.