"Una Scuola di Vita", borse di studio, questionari: il lato sociale della Pallacanestro Varese - Varesenoi.it

2022-06-10 18:39:15 By : Mr. Jack Yang

Il “lato sociale” di Pallacanestro Varese, contando anche sull’asset costituito dal suo vulcanico Trust Il Basket Siamo Noi, è più vivo che mai.

La giornata di oggi è valsa, ora che le acque agonistiche sono calme da un pezzo, a fare il punto su passato, presente e futuro di tutta quell’attività “dietro le quinte” atta a tenere ben saldi i legami con il territorio e, in particolare, con le nuove generazioni.

Cui in primis è dedicata “Basket Una Scuola di Vita”, il format che da vent’anni (oltre 300 gli incontri) porta i giocatori biancorossi nelle scuole della provincia. La stagione 2021/2022 è stata quella del ritorno a pieno regime di un progetto che in realtà non si è arrestato nemmeno durante la pandemia, come ha ricordato Raffaella Demattè, anima perseverante dall’anno zero di questa iniziativa.

Da capitan Giancarlo Ferrero agli atleti stranieri, gli alfieri del nostro parquet sono tornati a stare insieme agli alunni varesini, a firmare autografi, a farsi abbracciare e - soprattutto - a fungere, nella loro qualità di atleti professionisti - da “maestri di vita” per i piccoli sognatori: «Non raccontiamo solo l’esperienza sul campo ma anche quanto lo sport ci abbia aiutato a diventare uomini e a superare le difficoltà - ha spiegato proprio il mancino di Bra - E i primi a uscire arricchiti da questa esperienza siamo noi». «All’inizio alcuni giocatori sono titubanti, perché magari non sanno cosa dire - gli ha fatto eco il team manager Max Ferraiuolo, anche lui colonna del progetto - Poi, una volta andati, mi chiedono di tornarci ancora e ancora».

Un simile spendita a favore dei rappresentanti del futuro (e quindi anche di potenziali futuri tifosi) non può che ottenere il plauso delle istituzioni, a fianco di Pallacanestro Varese nell’obiettivo: «Con “Basket Una Scuola di Vita” la società crea una comunità, crea senso di appartenenza - ha dichiarato l’assessore allo Sport Stefano Malerba - Un valore fondamentale». «Mai come in questo momento è fondamentale per i giovani avere punti di riferimento del genere» ha aggiunto il sindaco di Varese Davide Galimberti. 

E agli studenti si dedica, con profitto, anche il Trust, che nella stessa occasione odierna ha presentato la seconda edizione della borsa di studio “Emilio Forni”. Nel 2021 erano stati premiati sei studenti, resisi meritevoli per i risultati scolastici ottenuti, appartenenti alle società della provincia (1000 euro il valore in buoni loro accordato); quest’anno destinatari saranno invece tutti i 50 bambini e ragazzi ucraini che sono arrivati a Varese e si sono iscritti alle scuole cittadine negli ultimi mesi. 

Il tutto sempre nel nome del caro Emilio, associato BSN mancato due anni fa: un tifoso appassionato e un uomo buono e generoso. «Ed è proprio la generosità di Emilio ad averci indicato la strada» ha detto il segretario del Trust Paola Biancheri, che poi ha citato Nelson Mandela: «Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di ricongiungere le persone come poche altre cose. Ha il potere di risvegliare la speranza dove prima c’era solo disperazione».

«Bello pensare che la borsa vada a piccoli che sono arrivati da un giorno all’altro nelle nostre scuole: spaventati, inconsapevoli e senza un progetto di vita chiaro, con il desiderio di tornare a casa. Noi li abbiamo accolti, li abbiamo coccolati» ha dichiarato l’assessora ai servizi educativi Rossella Dimaggio.

Ciascuno dei 50 bambini e ragazzi destinatari della borsa di studio, con il patrocinio del Comune di Varese ed il supporto di Panathlon Club Varese, riceverà un kit abbigliamento sportivo (maglia-pantaloncino) e un buono per l’acquisto di materiale scolastico e di materiale didattico informatico-elettronico.

Infine, un’altra bella iniziativa è stata perseguita dal BSN in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e la professoressa Valeria Resta: quattro suoi specializzandi in psicologia (Michele, Mattia, Giorgio e Alessandro) hanno somministrato un questionario a ragazzi delle scuole e delle società sportive varesine, indagando sul loro rapporto con lo sport, con il basket e con la Pallacanestro Varese.

1200 gli intervistati di una ricerca che deve ancora essere conclusa. Alcuni dei risultati presentati sono però già sorprendenti e sintomatici di quanto ancora si debba fare tanto per conquistare il pubblico del futuro: il 42% degli intervistati non è mai stato al Palazzetto, il 46% c’è stato e non c’è ritornato e il 78% forse ci andrebbe anche, ma non sa con chi farlo…

Chiunque voglia partecipare con una donazione può effettuare un bonifico a:

INTESTATARIO: Il Basket Siamo Noi 

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